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Storia, Arte e Cultura

Le più antiche testimonianze della presenza umana nel comune di Viano datano al Neolitico (IV millennio a.C.), periodo al quale risalgono alcuni importanti insediamenti presenti nella zona di Casola Querciola e Pulpiano

Ultima modifica 16 gennaio 2024

LA STORIA

Le più antiche testimonianze della presenza umana nel comune di Viano datano al Neolitico (IV millennio a.C.), periodo al quale risalgono alcuni importanti insediamenti presenti nella zona di Casola Querciola e Pulpiano.
Anche la successiva Età del Bronzo è testimoniata dalla presenza del villaggio Terramare di Cà Bertacchi, oggetto di un’approfondita campagna di ricerca condotta nel 1974.
Il pregevole cerbiatto di bronzo ed altri numerosi reperti ritrovati sul luogo sono attualmente conservati al Museo Civico di Reggio.
In Età Romana la frequentazione si estende all’intero territorio.
Tuttavia fu soltanto durante il Medioevo che si posero le basi dell’attuale distribuzione dei centri abitati e grazie alla particolare natura geologica dei luoghi sorsero diverse rocche difensive in visuale diretta l’una con l’altra.
Del castello eretto in località Castello Querciola, rifugio temporaneo dalle numerose scorrerie barbariche di quegli anni e successivamente sede vescovile estiva, si conservano oggi modestissimi resti come i muri di cinta. L’antico borgo, recentemente sottoposto ad una importante opera di recupero, presenta invece interessanti opere tra cui spicca la ex canonica al cui interno si può osservare il fregio di Lelio Orsi splendidamente restaurato.
Il castello di Viano, di origine incerta e comunque posteriore al 1000, fu il più importante centro amministrativo del territorio. Vi si trovava l’antica chiesa del  SS.Salvatore, e la torre di Guardia, di proprietà comunale.
E’ nei borghi rurali più antichi che troviamo le case a torre, caratteristiche abitazioni fortificate spesso in linea di visuale con le rocche; merita ricordare quella del borgo di San Polo a Viano con pregevole affresco e quella della Prediera di San Giovanni Querciola.

IL TERRITORIO E LE SUE ATTRATTIVE

ll paesaggio di Viano è quello tipico collinare, con una successione continua di crinali, valli e medie pendenze. La maggior parte del terreno è coltivata a vigneto o prato e pascolo; il resto è terreno boschivo o incolto.
Dal monte Pilastro e il monte Mesolo fuoriesce una sorgente di acqua minerale e una di acqua solforosa che vengono raccolte nella fontana del “Pilastro”, posta sulla carrabile tra Regnano e S. Giovanni Q.la.
Di particolare effetto le formazioni calanchive, risalenti a circa 80/100 milioni di anni fa, che si incontrano lungo la strada che da Tabiano conduce a Regnano; sono caratterizzate da striature colorate a seconda della presenza di minerali diversi come il ferro (rosso mattone), il manganese (colori violacei), l’arenaria ( grigio cenere) e il calcare ( biancastro).
Molto conosciute, e già studiate dallo scienziato settecentesco Lazzaro Spallanzani e prima di lui da Antonio Vallisneri, la Salsa di Regnano e quella di Casola Querciola.
Esse traggono la loro origine dalla fuoriuscita di idrocarburi liquidi e gassosi (petrolio e metano) che risalendo dalle profondità intercettano falde acquifere portando in superficie notevoli quantità di fango; quest’ultimo a contatto con l’atmosfera si consolida dando origine ai caratteristici coni argillosi.
La singolare concentrazione di questi fenomeni eruttivi nei comuni di Viano, Fiorano Modenese, Maranello e Sassuolo ha portato recentemente alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per lo sviluppo di azioni reciproche volte alla conservazione e valorizzazione di questo vulcanesimo sedimentario.
E’ nato così un progetto unitario denominato Via dei Vulcani di Fango che ha visto a giugno di quest’anno una prima presentazione ufficiale a Nirano ( Riserva Naturale Regionale nel comune di Fiorano Modenese) e una seconda manifestazione il 13 settembre scorso alla Salsa di Regnano (Viano).

IL CASTELLO DI VIANO

Quanto rimane del castello è frutto dei restauri compiuti nel 1970 dal proprietario.
Rimane qualche rudere delle antiche mura diroccate nel 1793.
Nel 1335 i Fogliani risultano come primi proprietari del maniero, punto strategico dei loro domini di zona.
Nel 1370 viene attribuita l’edificazione di un nuovo castello, forse in seguito alla distruzione della precedente fortificazione, come è testimoniato da una lapide.
Il castello, salvo una breve sottomissione agli Estensi, rimane dei Fogliani fino al 1589.
Nel 1596 il castello passa al conte Pompeo Aldrovandi di Bologna e rimane ai discendenti fino all’abolizione dei feudi.

TURISMO E SENTIERISTICA

Il territorio del Comune di Viano è attraversato da un tratto del sentiero Spallanzani, che da Scandiano conduce nell’entroterra dell’ Appennino Reggiano, mentre nella parte alta della valle del rio Faggiano, troviamo un altro tracciato escursionistico che con il suo percorso ad anello passa per le frazioni di Cà Bertacchi, Tabiano, Castello di Q.la, Cervara, Regnano e le Salse.
Il brand “VIANO, Teatro della Natura” coniato lo scorso anno dall’Amministrazione Comunale è riuscito a realizzare una condivisione di intenti tra CAI (Club Alpino Italiano), FMI (Federazione Motociclistica Italiana), CER (Coordinamento Escursionisti su Ruote) e l’Amministrazione Comunale per consentire la valorizzazione, la fruizione e relativa manutenzione della sentieristica. Ne è derivata la realizzazione di una Carta Turistico-Escursionistica che propone diversi sentieri che incontrano le diverse esigenze: trekking, mountain bike, escursionismo a cavallo.
Alcuni di questi sentieri assumono la valenza di autentici Percorsi Natura o Percorsi Cultura ( vedi sentieri CAI n°622-606-606B-606A).
L’aspetto innovativo dell’offerta turistico-escursionistica del comune di Viano è costituito dai Sentieri del Cuore, che in virtù delle loro caratteristiche possono svolgere un’importante funzione sia nella prevenzione che nella riabilitazione di problematiche cardiopatiche.


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